Non son l'uno per cento - Anarchici a Carrara

Regia di Antonio Morabito
Carrara, la città del marmo e culla dellʼanarchismo internazionale. Un editore, un professore universitario, un artista, un tipografo. Gente che della propria ideologia ha fatto un modello di vita. La passione, le contraddizioni di militanti che diffidenti contrastano lʼavanzare dellʼanarcoinsurrezionalismo. Gente radicata in un ideale minoritario che con forza si confronta e si oppone al modello della globalizzazione. Le origini di questo straordinario consenso vanno cercate nella genesi del movimento anarchico Apuano, che è imprescindibile dalla risorsa naturale su cui
Carrara ha da sempre basato la sua economia e quindi dal tipo di lavoro offerto: lʼestrazione del marmo.
Un lavoro, quello del cavatore che fino a non molto tempo fa allontanava i lavoratori dalla famiglia per tutta la settimana, isolandoli in enormi spazi aperti nel marmo delle Alpi Apuane, esposti senza ombra di vegetazione al freddo
invernale e allʼinfuocamento estivo.
I cavatori apuani dormivano fino al venerdì in piccoli paesini, costruiti appositamente appena fuori dalle cave, per tornare in famiglia o alle bettole carraresi i fine settimana. Un lavoro di raro isolamento sociale, più sottopagato addirittura di quello degli operai tessitori del pratese. È facile capire le difficoltà
che una comunità del genere, paragonabile forse solo a quelle dei minatori, può avere incontrato nellʼorganizzarsi e far valere i propri diritti.
Produzione: Randal Film, Dream Film, Ila Palma – 2007
Genere: documentario
